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Edizione del 02/08/2020
Estratto da pag. 1
Migranti, Zaia: “Rischio boom contagi”. Boccia: “Italiani il 75% dei positivi"
Coronavirus, sale la tensione dopo gli ultimi sbarchi
Migranti, Boccia a Salvini: 75% dei positivi sono italiani

"Il 75% dei positivi sono italiani, contagiati da altri italiani": a sottolinearlo è il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che in un'intervista al Corriere della Sera ha criticato la linea del leader leghista, Matteo Salvini, su Covid e migranti accusandolo di creare "un clima d'odio". "Quanto ai positivi stranieri salvati in mare, vengono tutti sottoposti a test e tamponi e molti di loro ripartono immediatamente. Non mi pare il tema", ha insistito. "Salvini nega l'emergenza sanitaria e prova a riportare il Paese nel clima di odio e rabbia su sicurezza e immigrazione ma siamo in un'altra fase", ha sottolineato il ministro.

Sul dietrofront sul distanziamento nei treni ad Alta velocità, Boccia ha minimizzato: "I ministri della Salute edei Trasporti si sono raccordati subito e hanno definito regole che garantiscono massima sicurezza. Le aziende avevano spinto verso un'accelerazione ma è bene essere prudenti". 

Coronavirus, Zaia: con migranti si rischia bomba di contagio

È sacrosanto aiutare chi scappa dalla morte e dalla fame, ma non chi arriva con il barboncino e lo smartphone. Noi abbiamo l'obbligo di difendere la salute dei cittadini": ad affermarlo è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un'intervista al Corriere della Sera. "Avere focolai, e sapere che ci sono migranti che arrivano da zone in cui il tampone è solo un'opinione, crea una bomba di contagio", ha avvertito il governatore leghista.

"La mascherina in Veneto è obbligatoria, prorogata fino al 15 ottobre", ha ricordato, "poi rivaluteremo". Per Zaia "c'è una cosa, in verità, che dovrebbe fare l'Oms: stabilire quali sono le aree Schengen sicure a livello sanitario e quali no. E' fondamentale: oggi subiamo tutto ciò che arriva da fuori".  

"Se si pensa di risolvere i problemi guardando l'Rt mi viene da ridere", ha aggiunto Zaia, "io vengo dalla campagna e sono pragmatico: guardo le terapie intensive, che indicano l'aggressività del virus, e i ricoveri". Il 18 maggio "si sono fatte le aperture vere con il dpcm: siamo crollati su tutti i valori. Quel giorno avevamo 541 ricoverati, oggi 113. Sono 428 in meno. Terapie intensive: 51 contro 7. Io non ho nulla contro l'Rt o R0. Il contagio più lo cerchi e più lo trovi. Io trovo inquietante che si debba guardare questa classifica. Non accetto l'idea mediatica che siamo diventati un lazzaretto".