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Dir. Resp.
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Edizione del 27/07/2020
Estratto da pag. 1
Visite specialistiche in telemedicina. Medici chiedono alle Regioni di rinviare esame documento:?“Questioni da affrontare insieme”
Netta la posizione della Fnomceo sul documento messo a punto dalla Commissionesalute delle Regioni la settimana scorsa che fissa regole omogenee perl’erogazione delle prestazioni ambulatoriali a distanza. "I temi trattati purriguardando questioni di pertinenza professionale del medico, tanto da essereoggetto di articoli del Codice di Deontologia", sono stati affrontati "senzaconsultare in alcun modo la Federazione nazionale degli Ordini dei MediciChirurghi e Odontoiatri". [front5076874]27 LUG - La Fnomceo chiede alle Regioni di rivedere insieme il documento messoa punto nei giorni scorsi dalla Commissione Salute per l’erogazione diprestazioni di specialistica ambulatoriale a distanza attraverso servizi diTelemedicina. Per i medici il documento “pur riguardando questioni di pertinenzaprofessionale del medico, tanto da essere oggetto di articoli del Codice diDeontologia, è stato scritto senza consultare in alcun modo la Federazionenazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri”. Per questo il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha scritto una letteraal Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e alCoordinatore della Commissione Salute, Luigi Icardi, per chiedere il rinviodell’esame del provvedimento, in maniera di poter convocare il tavolo diconfronto permanente istituito tra la Fnomceo e la Conferenza delle Regioni. “Riteniamo che il contributo della Fnomceo, ente esponenziale di circa 445.000professionisti, possa essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo comune dimigliorare la qualità dell’assistenza al cittadino – scrive Anelli -. Sisottolinea che l’art. 78 del Codice di deontologia medica (Tecnologieinformatiche) e i relativi indirizzi applicativi facenti parte integrante dellostesso codice trattano questa materia, prevendo che: “Il medico, facendo usodei sistemi telematici, non può sostituire la visita medica che si sostanzianella relazione diretta con il paziente, con una relazione esclusivamentevirtuale; può invece utilizzare gli strumenti di telemedicina per le attivitàdi rilevazione o monitoraggio a distanza, dei parametri biologici e disorveglianza clinica”. “Si rileva inoltre che l’art. 24 dello stesso Codice recita: “Il medico ètenuto a rilasciare alla persona assistita certificazioni relative allo statodi salute che attestino in modo puntuale e diligente i dati anamnesticiraccolti e/o i rilievi clinici direttamente constatati od oggettivamentedocumentati”. È dunque evidente che il medico può e deve rifiutarsi dicertificare fatti che non abbia constatato personalmente (“direttamente”) o chenon siano supportati da riscontri oggettivi e deve rifiutarsi di certificarefatti che non corrispondano al vero”. “In conclusione, in considerazione della delicatezza della materia che presentaricadute rilevanti per i professionisti e i cittadini, siamo a chiedere alleSS.VV. di rinviare l’esame del provvedimento in oggetto e di procedere allaconvocazione del Tavolo di Lavoro permanente previsto dal suddetto protocollo”.27 luglio 2020