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Dir. Resp.
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Edizione del 26/07/2020
Estratto da pag. 1
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Sui saldi estivi pesano lo
smartworking che svuota il centro delle città, la cassa
integrazioneche pesa sui redditi delle famiglia, i timori per la
crisieconomica innescata dall'emergenza Covid che spingono
arisparmiare più che a spendere. Secondo le stime
dell'ufficiostudi di Confcommercio, "quest'anno per l'acquisto
di capiscontati ogni famiglia spenderà oltre il 40% in meno e in
media135 euro, meno di 60 euro pro capite, per un valore
complessivointorno ai 2,1 miliardi di euro". A partire con i
saldi, ricorda l'associazione, "le primissimesono state Sicilia
e Calabria, seguite qualche giorno fa dallaCampania e oggi, con
un cambio di data in corsa, anticipano ilvia tre regioni, Friuli
Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte. Ilresto d'Italia tiene
duro e attende il 1 agosto. Sono i saldi'impazziti' al tempo del
Covid". La scelte delle date non piaceai commercianti: "È un
peccato che la Conferenza delle Regioni,invece di confermare la
data unica al 1° agosto, abbia lasciatoalle Regioni la libertà
di scegliere se anticipare di unasettimana o meno, creando di
fatto inopportune concorrenze traterritori limitrofi", commenta
il presidente di Federazione ModaItalia-Confcommercio, Renato
Borghi. (ANSA).
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