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Edizione del 26/07/2020
Estratto da pag. 1
Caso camici, Attilio Fontana: "Volevo soltanto fare una donazione. Da lombardo, mi sembrava un dovere”
di Redazione BlitzPubblicato il 26 Luglio 2020 10:35 | Ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2020 10:35Caso camici, Attilio FontanaCaso camici, Attilio FontanaCaso camici, Attilio Fontana: “Volevo soltanto fare una donazione. Da lombardo,mi sembrava un dovere” (foto ANSA) Attilio Fontana denuncia “falsi scoop mediatici” dopo che è stato indagato perfrode per una fornitura di mezzo milione di euro. Questa storia “è pazzesca” dice il governatore della Lombardia Attilio Fontana,in un colloquio con La Stampa sull’inchiesta per frode su pubbliche fornitureche lo ha coinvolto. “Ma qual è il reato? Di solito le persone finisconoindagate perché prendono dei soldi illecitamente. Io invece rischio di passarealla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercatodi versarli” aggiunge.“Certo, quando è saltata fuori questa storia e ho visto che mio cognato facevaquesta donazione, ho voluto partecipare anch’ io. Fare anch’io una donazione.Mi sembrava il dovere di ogni lombardo” spiega Fontana a La Stampa. Alla fine“la Regione da mio cognato i camici li ha avuti gratis (una parte, ndr) el’unico reato che vedo veramente è una palese violazione del segretoistruttorio e per questo probabilmente mi rivolgerò ai magistrati di Brescia”.Nel conto del governatore all’estero “non c’è niente di illecito – sottolinea-, sono capitali denunciati e scudati, un eredità di mia madre. Non vedo dicosa dovrei vergognarmi”. Fontana ribadisce che “della fornitura non sapevoniente. L’ho saputo solo quando mio cognato ha deciso di fare la donazione”.Per il governatore “ormai in questo Paese la democrazia per alcuni è statasospesa. Anzi, non esiste più”. Ogni democratico “dovrebbe indignarsi perquello che mi sta succedendo ma lo so, tanto è inutile, le regole ormai sonosaltate”. (fonte ANSA)Il caso camiciLa vicenda che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dellaProcura di Milano di Attilio Fontana viene alla luce quando l’8 giugno latrasmissione di Rai3 Report rende noto che Dama, l’azienda del cognato delpresidente lombardo (di cui la moglie di Fontana detiene un 10%) ha ricevuto daAria, la società deputata agli acquisti della Regione, la richiesta di unafornitura da 513mila euro per 75mila camici e e 7mila set da distribuire aglioperatori sanitari durante l’emergenza coronavirus.Grazie al racconto esclusivo di un dipendente di Aria, l’inviato di ReportGiorgio Mottola cerca di ricostruire l’iter del contratto di acquisitosottoscritto il 16 aprile e a maggio intervista il cognato di Fontana, chespiega di “non aver mai preso un euro da Aria”. “Io non ero in azienda duranteil Covid – aggiunge – chi se n’è occupato ha male interpretato la cosa, ma poidopo io sono tornato, me ne sono accorto e ho immediatamente rettificato tuttoperché avevo detto ai miei che doveva essere una donazione”.Il 20 maggio il cognato del governatore, con una mail indirizzata ad Ariatrasforma infatti in una donazione la fornitura, stornandone le relativefatture, rinunciando a farsi pagare quasi 50mila camici e i set sanitari giàconsegnati.Per realizzare l’inchiesta, il 15 maggio viene intervistato anche Fontana chespiega di non essere intervenuto nella vicenda e, quattro giorni dopo, nellaricostruzione dell’accusa, cerca di fare un bonifico alla Dama per 250.000euro, cioè gran parte del mancato profitto al quale il cognato sarebbe andatoincontro tramutando in donazione alla Regione l’iniziale vendita dei 75.000camici.La Procura di Milano apre un fascicolo il giorno stesso della messa in onda delservizio di Report senza ipotesi di reato né indagati ma a luglio la svolta: laGdF perquisisce la sede della Regione, il cognato e il direttore generale diAria, vengono indagati per turbata libertà nel processo di scelta delcontraente. Iniziano poi da parte dei pm verifiche sul ruolo di Fontana finoalla sua iscrizione nel registro degli indagati con un altro dirigente di Ariae con un’altra ipotesi di reato: frode in pubbliche forniture. (fonte ANSA)[INS::INS]