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Edizione del 26/07/2020
Estratto da pag. 1
Saldi al via il 1° agosto. Tanta merce invenduta - Cronaca
Siena, 26 agosto 2020 - I saldi estivi partiranno il 1° agosto e andranno avanti fino al 30 agosto. Eccezionalmente, le vendite promozionali nel periodo antecedente ai saldi possono essere svolte liberamente e senza veti temporali. Restano validi gli obblighi di indicare prezzo originale, percentuale di sconto e prezzo scontato. Le novità della vendita a prezzi ribassati è stata concordata fra Regione Toscana, Conferenza delle Regioni e associazioni di categoria: un sondaggio di Federmoda Confcommercio ha rivelato che il 61,53 per cento delle imprese senesi ha chiesto di posticipare i saldi estivi che erano previsti il 4 luglio in Toscana. Una posizione richiesta dalla grande maggioranza delle imprese. Basti pensare che il 94% delle aziende a livello nazionale ha detto esplicitamente di non voler mantenere la situazione attuale, la posticipazione dei saldi è risultata la soluzione preferita (52%), la sospensione dei saldi la seconda scelta (29%). In Toscana il 55% delle aziende ha chiesto il posticipo; la percentuale raggiunta nel Senese è ancora più alta, oltre il 60 per cento.
«Confcommercio Federmoda ha sostenuto questa proposta – precisa Riccardo Ghini, presidente Federmoda Confcommercio Siena –. E le Regioni l’hanno accettata. Ci sono problemi enormi per il settore moda di cui poco è stato parlato. Le aziende hanno bisogni su tutti i fronti. In primo luogo, hanno migliaia di euro fermi con i magazzini pieni di merce, gli investimenti infatti sono stati fatti ben prima dell’emergenza sanitaria. Ci sono tanti prodotti che rimarranno invenduti. Ultimo ma non ultimo, affitti e imposte". «Da anni le imprese chiedono di rimodulare tutta la normativa relativa ai saldi - prosegue Ghini –. La richiesta di posticipazione avanzata adesso, che vede insieme rinvio e sospensione del divieto delle vendite promozionali nel periodo antecedente i saldi, non è una novità da parte degli imprenditori del settore i quali, non da ora, pensano che l’inizio delle vendite in saldo sia da collocarsi nel momento dell’effettiva fine stagione. La fase economica attuale richiede scelte shock per le imprese. Urgente affrontare la questione degli affitti e l’introduzione di aiuti veri a fondo perduto. Il decreto Rilancio non basta".
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