agenparl.eu
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 143
Edizione del 22/07/2020
Estratto da pag. 1
Comunicato Regione: Economia e sviluppo. Ripartenza post Covid, l`Emilia-Romagna punta su export e internazionalizzazione delle imprese. Bonaccini incontra il sottosegretario Di Stefano: "Il nostro sistema territoriale contribuirà al rilancio del Paese"
(AGENPARL) – mer 22 luglio 2020 Logo Regione
Emilia-Romagna
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
Prot. N. 906/2020
Data 22/07/2020
All’attenzione dei
– Capi redattori
Economia e sviluppo. Ripartenza post Covid, l’Emilia-Romagna punta su
export e internazionalizzazione delle imprese. Bonaccini incontra il
sottosegretario Di Stefano: “Il nostro sistema territoriale contribuirà
al rilancio del Paese”
Oggi in Regione incontro con il sottosegretario agli Affari esteri con
delega all’internazionalizzazione delle imprese. Visita con gli
assessori Colla e Salomoni al Tecnopolo di Bologna, l’infrastruttura di
livello internazionale che ospiterà il Data Center o del Centro europeo
per le previsioni meteorologiche a medio termine e pilatro
dell’Emilia-Romagna Data Valley continentale
Bologna – Per la ripartenza, l’Emilia-Romagna punta sull’export.
L’obiettivo è stato ribadito oggi in occasione dell’incontro, in viale
Aldo Moro a Bologna, tra il presidente della Regione, Stefano
Bonaccini, e il sottosegretario agli Affari esteri con delega
all’Internazionalizzazione delle imprese, Manlio Di Stefano. È stato
fatto il punto sulle misure messe in campo dal Governo a partire dal
Patto per l’export, che stanzia risorse per circa 1,4 miliardi. A
questo si aggiunge Italia Going Digital, proposta delle Regioni per un
programma multilivello 2020-23 dedicato allo sviluppo dell’e-commerce
nell’ambito dello stesso Patto, sul quale si chiede di investire
complessivamente 80 milioni di euro.
Dopo l’incontro con il presidente della Regione, al quale hanno
partecipato diversi esponenti della Giunta, nel pomeriggio nelle torri
regionali si è tenuto anche un incontro con le associazioni
imprenditoriali e Università, introdotto dal presidente Bonaccini.
Quindi,gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico) e Paola
Salomoni (Università, ricerca e agenda digitale) hanno accompagnato il
sottosegretario Di Stefano al Tecnopolo di Bologna, l’infrastruttura di
livello internazionale che ospiterà uno dei Data Center più potenti al
mondo, quello del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a
medio termine (Ecmwf), organizzazione internazionale con sede a Reading
(UK) che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e
12 paesi cooperanti. Il Tecnopolo sarà la casa anche dei principali
enti scientifici nazionali, dell’Agenzia Italia Meteo, e del
supercomputer Leonardo, diventando il perno dell’Emilia-Romagna data
valley europea e piattaforma internazionale dei big data, digitale e
nuove tecnologie.
“Il sistema territoriale contribuirà al rilancio del Paese proprio
ripartendo dalle esportazioni: lavoriamo affinché l’Emilia-Romagna sia
ancora una volta protagonista di questa nuova sfida. Il Patto per
l’Export- ha detto il presidente Bonaccini- è sicuramente uno strumento
importante e necessario, un insieme di azioni che come Regione
consideriamo strategico per il riposizionamento del nostro Paese sui
mercati internazionali. In questo quadro, anche la proposta della
Conferenza delle Regioni di utilizzare parte delle risorse del Patto
per un programma di interventi per sostenere le imprese nell’accesso ai
canali del e-commerce, è un tassello importante, soprattutto in questo
momento. Digitalizzazione e commercio elettronico si stanno confermando
come strumenti fondamentali per consentire una rapida ripresa delle
esportazioni ed è quindi importante aiutare le imprese a colmare i
ritardi che ancora si registrano su questo fronte”.
L’export è fondamentale per i prodotti made in Emilia-Romagna: nel
>
2019, con 66 miliardi di euro di esportazioni su 165 miliardi di Pil
regionale, le esportazioni e più in generale l’internazionalizzazione
del sistema produttivo regionale hanno rappresentato il fattore
centrale per lo sviluppo economico del territorio. L’Emilia-Romagna è
da anni la prima regione italiana per valore pro-capite e la seconda
per volume di export.
Le conseguenze del Covid-19 sul commercio mondiale avranno
ripercussioni anche sull’economia regionale benché il sistema delle
imprese emiliano-romagnole abbia già iniziato a reagire, mostrando
solidità nella sua struttura a filiera con settori come biomedicale,
automotive, meccanica, packaging, moda, ceramica e alimentare.
Emilia-Romagna e internazionalizzazione
La Regione sostiene l’internazionalizzazione del sistema produttivo su
quattro direttrici: la promozione e il rafforzamento delle principali
filiere produttive con misure di aiuto alle imprese sia per
l’internazionalizzazione che per il loro rafforzamento competitivo
attraverso gli investimenti, la ricerca e innovazione e la formazione;
il sostegno al sistema fieristico regionale, uno di più importanti del
Paese per qualità e rilevanza degli eventi internazionali organizzati,
che costituisce uno strumento di promozione dell’intero sistema
produttivo regionale. Quindi l’internazionalizzazione del sistema della
ricerca, innovazione e alta formazione, il sostegno alla proiezione
internazionale delle Università e dei centri di ricerca per promuovere
sia lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione sia per attrarre i
migliori talenti a livello internazionale e valorizzare quelli
emiliano-romagnoli e, infine, un forte investimento nella banda larga e
nelle infrastrutture di ricerca.
A queste direttrici si aggiunge il tema dell’attrazione degli
investimenti, attraverso strumenti regionali, come la Legge regionale
14/2014, gli accordi di innovazione e gli accordi con Ice per la
promozione internazionale delle opportunità di investimento.
Allegato 1: Export – Bonaccini e Sottosegretario Di Stefano.jpg
Allegato 2: Export – Incontro con Sottosegretario Di Stefano.jpg
Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella
sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Listen to this