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Edizione del 20/07/2020
Estratto da pag. 1
Milano, 20 lug. (askanews) - Sui saldi dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome un passo indietro a favore di alcune catene. E' quanto sottolinea Federmodaitalia-Confcommercio."La decisione della Conferenza delle Regioni - spiega il presidente Renato Borghi - riapre un tema, quello della data unica dei saldi tra le regioni che sembrava, almeno quest'anno, superato con l'indirizzo dato il 7 maggio scorso di posticipare la data di avvio delle vendite di fine stagione all'1 agosto. La decisione della Conferenza delle Regioni sconcerta perch va nella direzione opposta al recente indirizzo assunto e non tiene conto della volont di gran parte delle aziende multibrand che si espressa a larga maggioranza a favore del posticipo della data unica dei saldi"."Pare inspiegabile - prosegue Borghi - un cambio di orientamento cosi repentino senza ulteriori interlocuzioni con chi rappresenta le imprese del dettaglio moda. E comunque una decisione che crea ulteriore confusione e favorisce competizioni inopportune su territori limitrofi, esponendo anche le imprese a rincorrere questa assurda decisione per essere pronte a livello organizzativo. Una cosa comunque certa: nei saldi, i negozi ottengono liquidit, ma perdono marginalit e i conto aziendali stanno in piedi con i margini e non con la liquidit. Questo almeno per quanto riguarda i negozi indipendenti multimarca che rappresentano la massa critica degli associati di FederazioneModaItalia".