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Edizione del 16/07/2020
Estratto da pag. 1
Infanzia, Sistema Integrato 0-6 anni: Lazio approva la legge regionale
[xpreschool-maths-303-300x194]“Dopo 40 anni dall’ultima legge in materia, la Regione Lazio è la prima inItalia ad attuare il Decreto Legislativo 65/2017 che innova e rivoluziona iservizi educativi 0-6 anni. La legge regionale, che vede come prima firmatariala Presidente della IX Commissione consiliare Eleonora Mattia, mira acontrastare i fenomeni della dispersione scolastica e della povertà educativa,garantendo pari condizioni di accesso e partecipazione ai servizi educativi perle bambine e bambini, senza distinzione alcuna di genere, sesso, etnia, età,disabilità e orientamento religioso delle famiglie, garantendo pari opportunitàdi educazione, istruzione, cura, relazione e gioco“.Lo si apprende da un comunicato stampa con il quale viene annunciatal’approvazione della Legge Regionale che avrà una copertura finanziaria di 10,5milioni per il 2020, 17 milioni per il 2021 e 21 milioni per il 2022, oltre itrasferimenti statali. Tra gli obiettivi principali, rendere gratuiti i nidiper tutti, far emergere il sommerso e arrivare su tutto il territorio, anchenei Comuni delle aree interne, al target europeo del 33%.Cos’è il Sistema Integrato 0-6Il Sistema integrato di educazione e di istruzione garantisce a tutte lebambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di svilupparele proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento persuperare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali(Decreto legislativo 65 del 2017).ICOTEA_19_dentro articoloTra gli obiettivi: • promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico • ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali promuovendo la piena inclusione di tutti i bambini e rispettando e accogliendo tutte le forme di diversità • sostenere la primaria funzione educativa delle famiglie • favorire la conciliazione tra i tempi di lavoro dei genitori e la cura dei bambini • promuovere la qualità dell’offerta educativa anche attraverso la qualificazione universitaria (è istituita una Laurea in Scienze dell’educazione a indirizzo specifico) del personale educativo e docente, la formazione in servizio e il coordinamento pedagogico • agevolare la frequenza dei servizi educativi.Cosa comprendeIl Sistema 0-6 comprende: • i servizi educativi per l’infanzia, gestiti dagli Enti locali, direttamente o attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o dai privati, articolati in: ? nidi e micronidi, che accolgono i bambini tra i 3 e i 36 mesi ? sezioni primavera, che accolgono i bambini tra i 24 e i 36 mesi e sono aggregate alle scuole dell’infanzia statali o paritarie o ai nidi ? servizi integrativi quali: ? spazi gioco per bambini da 12 a 36 mesi, privi di servizio mensa, con frequenza flessibile fino a un massimo di 5 ore giornaliere ? centri per bambini e famiglie che accolgono bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto accompagnatore, privi di servizio mensa, con frequenza flessibile ? servizi educativi in contesto domiciliare per un numero ridotto di bambini da 3 a 36 mesi • le scuole dell’infanzia, che possono essere statali o paritarie a gestione pubblica o privata. La frequenza della scuola dell’infanzia statale è gratuita; a carico delle famiglie resta il costo del pasto e di eventuali servizi a domanda individuale (come scuolabus, pre-scuola, prolungamento orario).Servizi educativi inclusivi e accessibiliSecondo la Legge della Regione Lazio, per le bambine e i bambini con bisognieducativi speciali sono previsti piani educativi personalizzati elaborati incollaborazione con i servizi sociali dei Comuni, i servizi delle Aziendesanitarie locali e genitori nelle fasi di elaborazione e attuazione del pianoeducativo. E’ previsto che i Comuni, nel definire i criteri di accesso aiservizi educativi a offerta pubblica, diano priorità ai casi di disabilità ebisogni educativi speciali, alle famiglie con due o più figli in età di obbligoscolastico, a situazioni di disa
gio sociale e/o economico della famiglia,attestato dai servizi sociali territoriali, riconoscendo priorità alla famigliamonoparentale, a particolari condizioni di lavoro dei genitori, alla condizionedi detenzione di uno o di entrambi i genitori, alla condizione di orfani divittime di femminicidio, nonché alle altre situazioni familiari individuate daicomuni, dai consultori, dalle case rifugio, dalle case famiglie o dai centriantiviolenza.Educatori qualificati e servizi di qualitàGli educatori dovranno obbligatoriamente possedere un titolo di studiouniversitario o equivalenti titoli di studio secondario. Vengono stabilitirequisiti specifici per ogni operatore coinvolto all’interno dei servizieducativi a partire dal personale ausiliario e addetto alla preparazione pasti.La normativa promuove inoltre la formazione continua in servizio e iniziativedi aggiornamento, formazione e condivisione di esperienze tra educatori eoperatori dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia. È previstainfine l’individuazione di strumenti di monitoraggio del benessere lavorativodel personale. Interessante anche l’introduzione del sistema di prevenzione etutela dei bambini e delle bambine dal rischio di abusi, maltrattamenti econdotte inappropriate da parte degli adulti.Strutture sicure ed ecosostenibiliPer quanto riguarda gli spazi dedicati ai servizi, la nuova legge disciplinanel dettaglio le caratteristiche e i requisiti degli spazi, interni ed esterni,degli arredi e dei giochi nei servizi educativi che tutelino la salute, ilbenessere e la sicurezza delle bambine e dei bambini. Vi è un riferimentoesplicito al diritto alla sicurezza scolastica, con una particolare attenzioneal tema dell’ecosostenibilità delle strutture.No alla plastica, sì al km zeroSono previste inoltre misure che, nell’ambito della refezione scolastica,abbiano l’obiettivo di diffondere abitudini alimentari corrette per contribuirealla crescita sana ed equilibrata delle bambine e delle bambine, anche conl’utilizzo di materiali ecologici, la riduzione dell’uso della plastica el’impiego di prodotti a kilometro zero.Tavolo nazionale per la ripresa delle attività in presenzaA livello nazionale segnaliamo che il 13 luglio si è riunito, con la presenzadella Vice Ministra dell’Istruzione Anna Ascani, il Tavolo nazionale per laripresa delle attività in presenza del sistema integrato zero-sei, al qualehanno preso parte, oltre alla Direzione degli Ordinamenti del MI,rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’Associazione NazionaleComuni Italiani (ANCI), della Commissione Infanzia, della Federazione ItalianaScuole Materne (FISM), del Gruppo Nazionale Nidi Infanzia e del Coordinamentonazionale per le politiche dell’infanzia e della scuola.Seguiranno ulteriori incontri tecnici di approfondimento tematico einterlocuzioni con tutti gli attori coinvolti e con le organizzazionisindacali.[INS::INS] • TAGS • Asili Nidi • Scuola Infanzia • Sistema 0-6 anni