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Edizione del 12/07/2020
Estratto da pag. 1
"Migliaia di conducenti di ambulanze salvano vite ma sono fantasmi". L`associazione autisti soccorritori lancia l`appello: riconosceteci
TRENTO. Quando vediamo sfrecciare un''ambulanza a sirene spiegate dobbiamo sapere che a guidarla potrebbe esserci un volontario o un dipendente non riconosciuto come figura professionale specifica. In questi mesi, in cui il triste suono delle sirene si è sentito ancor di più, specie nello spettrale silenzio del lockdown, dunque, l''Associazione autisti soccorritori italiani ha
TRENTO. Quando vediamo sfrecciare un'ambulanza a sirene spiegate dobbiamo sapere che a guidarla potrebbe esserci un volontario o un dipendente non riconosciuto come figura professionale specifica. In questi mesi, in cui il triste suono delle sirene si è sentito ancor di più, specie nello spettrale silenzio del lockdown, dunque, l'Associazione autisti soccorritori italiani ha avanzato per l'ennesima volta una richiesta di riconoscimento. Inviata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro e al viceministro della Salute, a diversi rappresentanti delle istituzioni, al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, alle segreterie di Cgil, Cisl e Uil, Fials, Ugl, Orsa sanità, Confintesa, l'Aasi ha quindi redatto una lettera aperta, che noi pubblichiamo per intero. “Spettabili Signori in indirizzo,ormai da anni, legislatura dopo legislatura, governo dopo governo, si chiede a gran voce il riconoscimento giuridico e professionale della figura di autista soccorritore, figura reale nel quotidiano, indispensabile nel mondo del soccorso sanitario e del trasporto infermi eppure 'inesistente' nella legislatura italiana.  Quotidianamente, migliaia di autisti soccorritori, dipendenti o volontari, dal nord al sud d’Italia, senza risparmiasi mai, svolgono con professionalità le attività di soccorso ed assistenza eppure sono dei fantasmi, da regione a regione, il loro processo formativo cambia, quindi si crea un vero GAP. In questi giorni dove il nostro paese sta affrontando una vera crisi, migliaia e migliaia di autisti soccorritori, in ogni regione sono impegnati insieme alle professioni sanitarie nell’assistenza ed il trasporto dei pazienti, dal servizio emergenza urgenza sanitaria ai trasporti secondari.  Gli autisti soccorritori sono impegnati in prima linea, caldo o freddo che ci sia, neve, ghiaccio, in tutti i gli angoli del paese noi ci siamo, anche quando veniamo aggrediti, cercando di assolvere il nostro compito, eppure sembra che non esistiamo, quindi vendendo un equipaggio di un’ambulanza MSA, come realmente successo, qualcuno ha detto: 'Guarda, il Medico, guarda l’infermiere! Guarda l’ALTRO!'. Oggi, l’AUTISTA SOCCORRITORE, non vogliamo essere considerati come 'L’altro' perché non si sa che esitiamo. L’autista soccorritore, con qualsiasi istituto contrattuale applicato, oggi, ha sempre una preparazione maggiore per svolgere il compito di prestare assistenza al cittadino, molte volte le regioni usano noi autisti soccorritori per garantire l’articolo 32 della costituzione della Repubblica Italiana, siamo proprio noi ad essere il biglietto da visita dell’intero sistema sanitario, quindi occorre sempre di più qualificare, anche dal punto di vista legislativo questa categoria, insomma RICONOSCERLA. L’Associazione autisti soccorritori italiani (AASI ), chiede a gran voce il riconoscimento della figura giuridica e professionale di autista soccorritore, nonché un piano formativo omogeneo da adottare in tutte le regioni e provincie autonome. Nonché, l’inserimento di tale figura, visto che ci occupiamo del trasporto sanitario di persone, tra le figure dell’elenco delle arti ausiliarie e operatori di interesse sanitario. Con questa lettera aperta, chiediamo al Signor Presidente della Repubblica Italiana, Dottor Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte, al Ministro della salute, On. Roberto Speranza, al vice Ministro alla Salute, sen. Paolo Silleri, al presidente della XII commissione 'Affari Sociali' della Camera dei Deputati, On. Marialucia Lorefice, al presidente della XII commissione 'Igiene e Sanità' del Senato della Repubblica Italiana, Senatore Collina Stefano, ma anche a tutti i Deputati della XII commissione della Camera dei Deputi, gli onorevoli, Bolsi Rossana, Rostan Michela, Gemmato Marcello, Lazzarini Arianna, Bagnasco Roberto, Baroni Massimo Enrico, Bellucci Maria Teresa, Bologna Fabiola, Bond Dario, Brambilla Michela Vittoria, Campana Micaela, Carnevali Elena, Cecconi Andrea, D’Arrando Celeste, De Filippo
Vito, De Martini Guido, Foscolo Sara, Ianaro Angela, Lapia Mara, Locatelli Alessandra, Mammì Stefania, Menga Rosa, Mugnai Stefano, Nappi Silvana, Nesci Dalila, Noja Lisa, Novelli Roberto, Panizzut Massimiliano, Pedrazzini Claudio, Pini Giuditta, Provenza Nicola, Rizzo Nervo Luca, Sapia Francesco, Sarli Doriana, Schirò Angela, Siani Paolo, Sportiello Gilda, Stumpo Nicola, Sutto Mauro, Tiramani Paolo, Troiano Francesca, Versace Giuseppina, Vizzini Gloria, Ziello Edoardo e ai Signori Senatori e Senatrici della XII commissione 'Igiene e Sanità', Cantù Maria Cristina, Endrizzi Giovanni, Marin Raffaella, Stabile Laura, Binetti Paola, Bini Caterina, Boldrini Paola, Castellone Maria Domenica, Cattaneo Elena, De lucia Danila, Di Marzio Luigi, Faraone Davide, Fregolent Sonia, Lunesu Michelina, Marinello Gaspare Antonio, Mautone Raffaele, Pirro Elisa, Pisani Giuseppe, Richetti Matteo, Rizzotto Maria, Siclari Mario, Totaro Achille, Zaffini Francesco. L’impegno diretto personale ed istituzionale per il riconoscimento della nostra figura giuridica e professionale, in tutte le sedi politiche ed istituzionali, con il celere inserimento all’ordine del giorno presso le rispettive commissioni del tema del riconoscimento della figura di autista soccorritore, con l’inserimento in calendario delle date per la discussione del tema e dei vari DDL. L’AASI, inoltre chiede un incontro diretto con le SS.LL., e un’audizione presso le commissioni competenti ed un nuovo incontro con il ministro della salute per affrontare il tema. L’AASI, sostiene, da sempre e sempre lo farà, tutte le iniziative aventi come fine ultimo il riconoscimento giuridico e professionale della figura di autista soccorritore, a tutela di operatori ed utenti.  L’AASI, coglie l’occasione per inviare cordiali saluti Il Presidente A.A.S.I.Dr. Cav. Stefano Casabianca"